martedì 21 aprile 2009

le emozioni della musica sono universali

vi riporto dei post scritti su questo argomento:


Le emozioni della musica sono davvero universali
« inserita:: Marzo 20, 2009, 11:10:06 pm »
È una bellissima scoperta che fa molto riflettere ... trovare dei punti in comune è la strada giusta per avere più pace in questo mondo Le emozioni della musica sono davvero universaliLo prova lo studio di un neuroscienziato tedesco che ha analizzato reazioni «africane» a brani occidentali I Mafa non avevano mai sentito la radio e tanto meno gli U2 su YouTube. Ecco la storia del loro primo incontro e la prova che la musica è davvero universale. I Mafa abitano nel nord del Camerun, sono uno dei 250 gruppi etnici che si trovano in quell’area dell’Africa e coltivano la terra sulle montagne Mandara. La loro musica è quella delle cerimonie rituali. Diversa da quella occidentale che suscita emozioni, come la felicità, la tristezza o la paura. Così un ricercatore tedesco del Max-Planck Intitute for Human Cognitive and Brain Science di Lipsia, Thomas Fritz, ha pensato di andare a scoprire se anche popolazioni naive, che non sono, cioè, mai venute a contatto con la cultura occidentale, potessero provare le stesse emozioni. Ha messo nel suo zaino un computer portatile e delle batterie solari perché da quelle parti ancora non è arrivata l’elettricità. E, una volta arrivato lì, ha chiesto ad alcuni abitanti dei villaggi di ascoltare musica occidentale.«La capacità di suscitare emozioni – ha commentato Fritz – è una caratteristica fondamentale della musica occidentale e questa caratteristica è spesso considerata un requisito fondamentale per il suo apprezzamento nella nostra cultura». Durante la prima parte della ricerca Fritz ha fatto sentire brani di musica, invitando i partecipanti a esprimere le loro emozioni. Risultato: anche i Mafa provano le tre emozioni di base che caratterizzano la musica occidentale. Confrontando poi queste reazioni con quelle di persone di cultura occidentale, ha dimostrato che sia gli occidentali sia i nativi africani legano l’aspetto emotivo al ritmo e alla chiave dei passaggi musicali. Entrambi i gruppi, infatti, tendevano ad attribuire ai ritmi veloci una sensazione di felicità, a quelli lenti un senso di paura e si trovavano d’accordo anche sui passaggi che suscitavano tristezza, ma non riuscivano a definire un ritmo particolare. Sia per i Mafa che per gli europei le chiavi maggiori suscitavano felicità mentre quelle minori paura. La tristezza invece era legata a chiavi indeterminate

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ho letto con piacere l'articolo che ci hai indicato e credo veramente che le emozioni che suscita la musica siano universali.Inoltre per me è significativo che la musica Mafa esprima solo gioia e felicità perchè da diverso tempo penso che in queste "tribù" lontane che si procurano giorno per giorno l'indispensabile per vivere lavorando gomito a gomito, cantando mentre lavorano, comunicando in ogni momento e ringraziando la sera il loro Dio, qualunque esso sia, abbiano trovato uno scopo nella vita che li renda veramente felici.

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Vero, .... la felicità è "nascosta" nei piccoli gesti quotidiani !
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Quello che intendo, esempio il caso dei Mafa, sono i piccoli gesti quotidiani che assumono grandi proporzioni fatti in comunità, soprattutto dettati dalla necessità di sopravvivere, lavori o non mangi, ringrazi ogni secondo il sole e la pioggia che fa germinare i semi e lo fai cantando o ballando , la musica oltre che dagli strumenti e data dalla natura, cosa è più bello del canto di un uccellino che per quel giorno ha trovato il seme per sopravvivere o del rumore dell'acqua che scorre nel ruscello vicino alla capanna e che ti assicura il domani.......Basta mi sto lasciando prendere la mano da voli pindarici......mi sento un pò ridicola.....volevo non scriverlo, però ora voglio dirlo, anche se non riesco a spiegarlo bene e probabilmente il paragone è un pò sciocco:mi sento come i Mafa, quando vado a pescare la mattina prestissimo, sono sola io ed il mare, le ondine della notte ancora sussurrano, i pesciolini si rincorrono in mille ghirigori, il sole ancora non è sorto, ma già so che tra breve arriverà ed illuminerà l'acqua rendendola trasparente ed io non sto lì solo per guardare tutta questa immensità che mi circonda e mi avvicina a Dio, ma anche a guadagnarmi la mia giornata (ecco qui è il paradosso da spiegare), da quello che pescherò dipende la mia sopravvivenza , mangerò quel giorno, ecco ho preso un grosso pesce, tutto è ancora più bello, la vita continua e mi sento immensamente felice e tanto vicina ai Mafa

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Un saluto a tutti gli amici che mi hanno spinto a creare questo blog.

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